Bonus Edilizi 2023

La legge di bilancio 2023 ha apportato delle sostanziali modifiche per l’edilizia e le agevolazioni ad essa legate, specie in tema di ristrutturazione. Tra le principali, la modifica al limite di spesa per il bonus mobili e l’istituzione del bonus casa green. Ma non solo. Ci sono novità anche per il Superbonus. Vediamo insieme le principali novità per i bonus edilizi 2023.

Condomini e persone fisiche proprietarie

Per quanto riguarda il Superbonus, il decreto Aiuti Quater ha stabilito il passaggio dell’aliquota dal 110% al 90% tranne in alcuni casi in cui anche per il 2023 la detrazione resta al 110%:

  • interventi realizzati in condominio nei quali la delibera assembleare abbia approvato l’esecuzione dei lavori in data antecedente al 18 novembre 2022, purché al 31 dicembre 2022, risulti presentata la CILA;
  • interventi realizzati dai condomini per cui la delibera assembleare abbia approvato e certificato l’esecuzione dei lavori in una data compresa tra il 19 e il 24 novembre 2022, purché alla data del 25 novembre 2022, sia stata presentata la CILA;
  • Per le zone colpite da sisma dopo il 2009, resta l’aliquota al 110 fino al 31/12/25

L’aliquota scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

In tutti i casi di nuovi interventi in condominio e nel caso in cui il titolo edilizio sia stato presentato dopo il 25/11 la detrazione nel 2023 scende al 90%.

Edifici unifamiliari o unità funzionalmente autonome

Per quanto riguarda le villette unifamiliari o funzionalmente indipendenti, le spese sostenute fino al 30 giugno 2022 avranno l’aliquota al 110, mentre per le spese sostenute fino al 31 marzo 2023 l’aliquota sarà al 110% purché sia stato raggiunto il primo SAL del 30% dei lavori incentivabili al 30/9/22. In tutti gli altri casi scenderà al 90% ma cambiano le condizioni: il bonus sarà riconosciuto solo “per chi sia titolare del diritto di proprietà o di godimento dell’immobile, l’unità deve essere adibita ad abitazione e il reddito deve essere inferiore a 15.0000 euro”.

I proprietari unici di edifici fino a 4 unità immobiliari, nel caso di titoli edilizi presentati entro il 25/11/22, avranno diritto al 110% per le spese sostenute nel 2023, senza necessità di delibera. Per il caso in cui la Cila sia stata presentata dopo il 25/11/22 l’aliquota scende al 90%.

Bonus edilizi vari

E’ stato confermato il bonus al 75% per l’eliminazione barriere architettoniche fino a dicembre 2025, sia per interventi in condominio che nelle monofamiliari, ripartito in 5 anni e con tetto di speso variabile.

Confermato fino al 31 dicembre 2024 anche il bonus sul Recupero del patrimonio edilizio, con detrazione al 50%, sia in condominio che nelle singole unità immobiliari e l’ecobonus con detrazioni dal 50 al 75% per interventi di efficientamento energetico.

È confermato anche il bonus al 50% per impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo per una spesa massima di 96.000 euro.

Stessa scadenza per il sisma bonus, con aliquote dal 50 all’85%, a seconda dalla riduzione delle classi di rischio.

Confermati per il 2024 anche il bonus eco-sisma, con massimale unico 80-85%, per interventi volti alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, il bonus mobili con una spesa massima di 8000 euro e il bonus verde.

Obbligo di certificazione SOA

Un’importante novità con cui deve confrontarsi chi avvia lavori nel 2023 è il nuovo obbligo, per i lavori di importo superiore a 516.000 euro, di chiedere alle imprese la certificazione SOA.

Sono previsti due step temporale.

Dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023 le imprese dovranno dimostrare di aver fatto almeno richiesta agli enti certificatori. In pratica, nel periodo 1° gennaio 2023 – 30 giugno 2023, l’esecuzione dei lavori di importo superiore a 516.000 euro, per i quali il contribuente intende beneficiare agevolazioni fiscali, dovrà essere affidata:

– a imprese già in possesso dell’attestazione;

– a imprese che attestano la sottoscrizione di un contratto finalizzato al rilascio dell’attestazione SOA.

L’obbligo del possesso della certificazione è previsto invece dal 1° luglio 2023.

Tale obbligo, introdotto dall’art. 10-bis, D.L. n. 21/2022, non si applica ai:

– lavori già in corso di esecuzione alla data del 21 maggio 2022;

– ai contratti di appalto o di subappalto stipulati in data anteriore al 21 maggio 2022.

Nel caso di contratti stipulati successivamente al 21 maggio 2022, in assenza della certificazione SOA, le spese sostenute dal committente per l’esecuzione dei lavori saranno comunque agevolabili con i bonus, ma solo se sostenute entro il 31 dicembre 2022.

A tutto questo si aggiunge anche la direttiva europea sull’efficienza energetica.

Nell’Unione europea gli edifici nuovi dovranno essere a emissioni zero entro il 2030 e gli edifici esistenti dovranno diventare a emissioni zero entro il 2050 con step intermedi per gli immobili residenziali: raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e la classe D entro il 1° gennaio 2033.

Lo scenario è molto complesso e i protagonisti sono molteplici e intervengono a diversi livelli.

Quello che serve al settore sono incentivi stabili, con regole chiare e semplici, aliquote sostenibili nel lungo periodo e con una sempre maggiore attenzione alla qualità dei materiali e delle realizzazioni.

Rivolgersi a specialisti del settore edilizio è sicuramente il modo migliore per capire come procedere senza incappare in contrattempi dannosi dovuti all’incompetenza.